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Architettura esterna

AE portake
Arc.est. PRO
ARC:ESTRosone
ARC:E Contraffoeti

La basilica di Santa Chiara sorge sul lato nord-orientale  di piazza del Gesù Nuovo, di fronte alla chiesa ononima, ed ha il suo ingresso su via Bendetto Croce. Accessibile attraverso un portale gotico del Trecento, con arco ribassato e lunetta priva di decorazioni, sormontata da un’unghia aggettante di lastre di piperno. Il sagrato antistante la chiesa è recintato da un altro muro. La facciata presenta una struttura a capanna ed è preceduta da un pronao a tre arcate ogivali, di cui quella centrale inquadra il portale di marmi rossi e gialli con lo stemma Sancha. In alto, al centro, si apre il rosone, di 8 metri di diametro con decorazioni marmoree, iscritto in una cornice stellata, il quale è stato in gran parte  reintegrato durante la ricostruzione. Sopra il rosone, è un altro oculus triangolare, con estradossi modanati. La chiesa è in stile gotico provenzale e si è caratterizza per l’aspetto massiccio, da chiesa-fortezza. Si tratta di una fabbrica di tufo giallo, regolare, decorata con possenti contrafforti. Alla sinistra della chiesa, si eleva la torre campanaria trecentesco, in seguito restaurata in stile barocco.

Riprese effettuate sul sito ne giorno dell'uscita didattica avvenuta il 03/03/2015

A:E LESENE
A.E Trabeazioni

Il campanile

Il campanile è a pianta quadrata e si articola su tre ordini separati da cornicioni marmorei. Mentre l’ordine inferiore ha un paramento in blocchi di pietra, i due superiori sono in mattoncini con lesene marmoree, tuscaniche in quello inferiore e ioniche in quello superiore rimane separato dall’intera struttura. La sua costruzione risale al 1328, ma fu completato solamente durante il XVI secolo, periodo in cui fu dotato anche di cinque campane. Queste ultime caddero duranti i bombardamenti che distrussero la chiesa e furono rimesse in cime alla torre nel 1949. Alla base della struttura, troviamo quattro iscrizioni, ognuna delle quali narra una fase storica della fondazione della basilica; infatti, una ricorda che i lavori iniziarono nel 1310, la successiva che i lavori terminarono nel 1328, la terza che fu consacrata nel 1340 e l’ultima elenca i personaggi che intervennero durante la cerimonia di consacrazione, cioè il re, la regina e altri illustri rappresentati della casa reale. Il basamento di pietra bianca, decorato con lapidi, caratteri gotici e gonfaloni, è originale trecentesco; la parte superiore coperta in mattoni con piedritti e trabeazioni in pietra bianca, fu rifatta nel  Seicento e si compone di due ordini, aperti da celle campanarie, decorate con timpani (triangolari, al primo, semicircolari, al secondo). Le iscrizioni del basamento erano decorate con mosaici policromi, in parte andati persi dopo il sisma dell’Ottanta.

Marra Francesca

Riprese effettuate sul sito ne giorno dell'uscita didattica avvenuta il 03/03/2015

Riprese effettuate sul sito ne giorno dell'uscita didattica avvenuta il 03/03/2015

Munasterio 'e Santa Chiara - Roberto Murlo - Mina
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© 2014 - 2015 by Giulia Borsa. 

Video Giulia Gianturco Foto Giulia Borsa. 

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