
Glossario
AFFRESCO: L'affresco è una pittura eseguita su calce spenta da almeno un anno, appunto ancora fresco, di una parete: il colore ne è chimicamente incorporato e conservato per un tempo illimitato.
BIFORA: La bifora è un tipo di finestra. È divisa verticalmente in due aperture, divise da una colonnina o da un pilastrino su cui poggiano due archi, a tutto sesto o acuti. A volte viene poi incorniciata da un ulteriore arco e nello spazio tra i due archi è inserita una decorazione, uno stemma, o un'apertura circolare.
CAPRIATA: La capriata (o incavallatura o cavalletto) è un elemento architettonico, tradizionalmente realizzato in legno, formato da una travatura reticolare piana posta in verticale ed usata come elemento base di una copertura a falde inclinate. La capriata ha il vantaggio di annullare le spinte orizzontali grazie alla sua struttura triangolare nella quale l'elemento orizzontale (catena) elide le spinte di quelli inclinati (puntoni): rientra quindi tipicamente tra le strutture non spingenti dell'architettura.
CLERISTORO: Il cleristorio o claristorio, in architettura, è il livello più alto della navata in una basilica romana o in una chiesa romanica o gotica. Il suo nome si deve al fatto che la sua traforazione di finestre permette al chiarore della luce di illuminare l'interno dell'edificio. Era già stato usato dai Romani, in ciò probabilmente influenzati dall'architettura ellenistica, nelle basiliche, nelle terme o nei palazzi. A volte le finestre sono piccole, semplici tondi, quadrilobi o triangoli sferici. Nei grandi edifici, tuttavia, il cleristorio è una struttura importante. Le volte a crociera dell'architettura gotica concentrano il peso e la spinta del tetto, liberando spazio sui muri per una finestrazione più ampia del cleristorio. Nelle chiese gotiche, il cleristorio è generalmente diviso in vani dai piloni della volta che continuano le stesse alte colonne che formano le arcate che separano le navate laterali da quella centrale. Sotto il cleristorio e sopra l'arcata, poteva essere inserito un piano addizionale, il triforio, che contribuiva notevolmente ad incrementare l'altezza della navata gotica. Il triforio consiste di uno stretto passaggio inserito nel muro, sotto le finestre del cleristorio e sopra l'ampia galleria che sovrasta le navate laterali. Il triforio è aperto sulla navata attraverso una sua arcata, spesso raddoppiando o triplicando il numero di archi del vano. Il termine è applicabile anche ai templi egizi, in cui la luce penetrava negli ambienti colonnati attraverso aperture nelle pareti verticali vicino alla copertura. Per estensione sono oggi considerate "luci di cleristorio" tutte le file di finestre che si trovano sopra il livello orizzontale.
CONTRAFFORTE: contrafforte è un sostegno pieno, a sezione quadrangolare, collocato in determinati punti della muratura di un edificio con funzione di rinforzo e di controspinta. Venne utilizzato a partire dalla tarda antichità per la costruzione di basiliche (ad esempio la Basilica di Costantino),era particolarmente usato dai romani, per poi evolvendosi nell'arco rampante nella costruzione delle chiese gotiche. Il contrafforte consiste in pilastri rafforzati ad angolo retto sporgenti sulla parete esterna e in sporgenze murarie regolari che stabilizzano lateralmente la parete.
ESTRADOSSO: estradosso, indica il lato superiore della struttura.
GRISAGLIA: Nelle vetrate era una particolare pittura che si eseguiva sul lato interno, per aggiungere alcuni effetti pittorici, altrimenti impossibili a causa dell'uniformità cromatica dei vetri. Questa tecnica prevede l'uso di un amalgama ottenuto da polvere di vetro pestato unito ad alcuni minerali quali ossido di ferro o rame, mescolati con un liquido (inizialmente vino); in base al minerale usato la grisaille assumeva una diversa tonalità verde, bruna o nera. Con questa tecnica venivano dipinti i chiaroscuri sulle figure, disegnati i tratti dei volti, le pieghe delle vesti e altri particolari. Si usava anche del piombo nelle zone di attaccatura, per attenuare i contrasti fra il colore del metallo e quello del vetro. Dopo aver steso la grisaille, il pittore procedeva con graffi ed asportazioni per regolarne l'effetto, fissando in seguito la pittura sottoponendo le lastre ad un ulteriore cottura, ottenendo la vetrificazione della polvere di vetro.
LESENA: è un elemento di un ordine architettonico addossato a parete, quindi verticale, che consiste in un fusto, a pianta rettangolare, appena sporgente dalla parete stessa, con i relativi capitello e base. La definizione dell'elemento si basa sulla sua funzione decorativa e non portante.
MAIOLICA: La maiolica è un tipo di vasellame caratterizzato da un corpo ceramico poroso, rivestito prevalentemente, per immersione, di uno smalto stannifero (o tutt'al più piombico). Il nome deriva da quello dell'isola di Maiorca, uno dei centri più attivi in tale smercio nel medioevo. All'estero invece è nota spesso come "faïence", dalla città di Faenza che per secoli ne fu tra i maggiori produttori europei. In senso stretto e specialistico la "maiolica" è solo quella smalto stannifero. In senso lato, anche sui dizionari, viene considerata maiolica tutta la terracotta smaltata, più propriamente è da intendersi maiolica qualsiasi oggetto in biscotto rivestito di smalto bianco, decorato e ricotto con o senza velature di cristallina.
MONOFORA: La monofora è un tipo di finestra sormontata da arco con una sola apertura, solitamente stretta. Ha senso parlare di monofora solo in presenza di bifore o altre aperture simili o comunque solo nel periodo di diffusione di tali forme architettoniche, dal periodo Romanico al Gotico, all'epoca rinascimentale, fino al periodo Neo- (neogotico, neorinascimentale...) o eclettico dell'Ottocento. Altrimenti si parla di finestra centinata.
PIEDIDRITTO: è un elemento architettonico verticale portante, che sostiene cioè il peso di altri elementi. Poiché la sezione orizzontale del piedritto è indeterminata, la colonna stessa e il pilastro possono essere considerati casi specifici di piedritto (rispettivamente a base circolare e a base quadrangolare o poligonale o mistilinea). Anche nel caso di sostegni verticali inseriti all'interno di una muratura, dove si veda solo una faccia e non sia possibile sapere l'esatta sezione orizzontale, il termine generico di piedritto risulta il più adatto. Il termine si usa spesso anche per indicare i sostegni sui quali appoggia un arco. In tal senso, può dirsi piedritto ogni elemento verticale tra il capitello o il pulvino (se presente) di una colonna e l'imposta dell'arco.
PRESBITERIO: Il termine presbiterio deriva da presbitero, ed è un termine liturgico e architettonico per indicare la parte della chiesa riservata al clero officiante. Contiene l'altare se presente, o l'altare maggiore se ve ne è più d'uno
PRONAO: Il prònao o prodromo è una parte del tempio greco e romano, costituita dallo spazio davanti alla cella templare. Per estensione il pronao definisce la parte anteriore di un qualsiasi edificio, anche moderno, che abbia forma simile a quella di un tempio, con facciata colonnata e frontone; può essere inteso anche come atrio o vestibolo. Il termine deriva dal latino pronàon, a sua volta derivato dal greco Πρòναος, propriamente "posto davanti (pró) al tempio (naós)".
RIGGIOLA: (deriva dal catalano “rajola” che si riferiva alla finestrella quadrata sovrastante i portali dei palazzi). Le riggiole sono un tipo di mattonella in ceramica spesso maiolicate e decorate a mano, tipiche della zona di Sorrento e Amalfi, utilizzate sia per rivestire pavimenti, sia per il rivestimento di pareti. Nella lingua napoletana attuale, il termine è sinonimo di piastrella e l'addetto alla posa (piastrellista) è definito riggiularo.
ROSONE: Il rosone è un elemento decorativo a forma di finestrone circolare applicato alle facciate delle chiese di stile romanico e gotico. Il rosone è presente sull'asse della navata principale, talvolta anche di quelle secondarie, o in corrispondenza di cappelle o bracci trasversali, e quasi costantemente suddiviso da colonnine disposte radialmente, a partire da un nucleo centrale e raccordate da archetti. La forma circolare e la gamma cromatica disponibile hanno permesso a mastri vetrai di creare opere d'arte sacra raffigurando, sotto forma di icona, passi del Vangelo. Il rosone, aperto sulla fronte delle chiese, è un elemento decorativo, risultante dalla composizione attorno a un centro o a un sistema di assi radiali di motivi geometrici ispirati alla flora variamente stilizzati, posto al centro di spazi regolari simmetrici, come per esempio nei soffitti e nelle volte cassettonati.
STROMBATURA: Strombatura (o strombo) è un termine usato in edilizia ed in architettura nella descrizione di porte, finestre ed archi per indicare che lo stipite è tagliato obliquamente (svasato) verso l'interno o l'esterno, fino a formare una sezione trapezoidale, garantendo, in tal modo, un migliore ingresso della luce. Se è esterno, lo strombo è detto anche sguincio, o sguancio. La strombatura, o stombatura, è un'operazione che può essere effettuata anche su corsi d'acqua come fiumi o canali.
TIMPANO: la superficie triangolare verticale racchiusa nella cornice del frontone, i cui tre lati si chiamano geison. I due spioventi che concludono l'edificio sono chiamati ciascuno sima. Spesso il timpano era ornato con decorazioni fittili dipinte o sculture oppure, vuoto, era schermato con materiali leggeri, come membrane animali, da cui il nome greco τύμπανον.
TRABEAZIONE: comprende gli elementi orizzontali del sistema trilitico degli ordini architettonici greco-romani. È costituita da architrave, fregio e cornice e poggia sopra i sostegni verticali (colonne o pilastri).
TRIFORA: La trifora è un tipo di finestra. È divisa verticalmente in tre aperture, divise da due colonnine o da pilastrini o altro, su cui poggiano tre archi, a tutto sesto o acuti. A volte viene poi incorniciata da un ulteriore arco e nello spazio tra gli archi è inserita una decorazione, uno stemma, o un'apertura circolare.
TRANSETTO: Il transetto, negli edifici di culto cristiani, corrisponde a un corpo architettonico che interseca perpendicolarmente all'altezza delpresbiterio la navata centrale o tutte le navate. Ha in genere la stessa altezza della navata centrale e può essere diviso a sua volta in più navate (solitamente tre).
TRIFORO: triforio è una galleria ricavata nello spessore murario, posta sotto le finestre del cleristorio e situata sopra le navate laterali di una chiesa mediante una teoria di loggette. È presente in alcune chiese romaniche (il duomo di Modena è uno degli esempi di maggior rilievo) e soprattutto nelle cattedrali gotiche d'Oltralpe, abbinato o in sostituzione alla struttura affine del matroneo, dove però la galleria aveva dimensioni più ampie e correva per tutta la larghezza della navata laterale. Generalmente il triforio precede una piccola galleria percorribile, che invece può venire a mancare nel caso del triforio cieco. L'etimologia del termine è sconosciuta, ma probabilmente deriva dal termine thoroughfarum, che veniva usato per indicare il passaggio da un'estremità all'altra dell'edificio. L'etimologia dal latino tres ("tre") e foris ("porta", "entrata"), risulta meno accreditata.
VOLTA: La volta è uno dei tipi fondamentali di copertura architettonica. Si tratta di una teorica serie di archi affiancati in profondità a formare la terza dimensione, oppure del risultato della rotazione di un arco di conica (non degenere).
Architettura Interna